Cosa prevede e come funziona il BANDO RESTO AL SUD 2.0 che disciplina i nuovi Contributi a Fondo Perduto istituiti dal Decreto Coesione del 7 maggio 2024 per i giovani under 35 che decidono di avviare nuove attività imprenditoriali o libere professioni

Scopriamo assieme il BANDO RESTO AL SUD 2.0 che disciplina il nuovo pacchetto di incentivi pubblici che finanziano, ai giovani dai 18 ai 55 anni, l’apertura di qualunque attività imprenditoriale o libera professione nel Centro Sud!!! …e lo fanno regalando voucher fino a 50.000 euro non soggetti a restituzione per l’acquisto dei beni, strumenti e servizi necessari per l’avvio dell’attività!!! …o erogando, in caso di progetti che richiedono investimenti fino a 200.000 euro, contributi a fondo perduto che coprono fino al 75% dei suddetti investimenti (cioè di tutte le spese che si devono sostenere per aprire l’attività).

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Ottieni i contributi a fondo perduto previsti dal BANDO RESTO AL SUD 2.0 per avviare nuove attività o libere professioni

Secondo il BANDO RESTO AL SUD 2.0, questa misura consiste in un pacchetto di incentivi rivolti a giovani fino ai 35 anni che decidono di avviare un’impresa nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e nei territori delle Regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016 (cioè in 116 comuni del Lazio, delle Marche e dell’Umbria).

La misura, istituita dall’articolo 18 del Decreto Legge 7 maggio 2024 n. 60 (Decreto Coesione) e chiamata anche “Investire al SUD” riconosce, per l’avvio di nuove attività imprenditoriali o libere professioni voucher da 40.000 o 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi o, in caso di progetti che richiedono investimenti totali fino a 200.000€, contributi a fondo perduto che coprono dal 70% al 75% dei suddetti investimenti.

Resto al SUD 2.0 spetta a giovani fino ai 35 anni che vogliono avviare un’attività imprenditoriale o libero professionale nel Centro Sud purché siano in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • vivono in condizioni di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, così come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
  • sono inoccupati, inattivi e disoccupati da almeno 12 mesi;
  • risultano essere disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali (come Naspi, Dis Coll o Supporto formazione e lavoro) o destinatari delle misure del programma GOL.

Sono ammesse agli incentivi Resto al Sud 2024 o 2.0 le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.

Quelle in forma individuale devono prevedere l’apertura di partita Iva per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale

Quelle in forma collettiva devono essere realizzate mediante costituzione di società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata, società cooperativa o società tra professionisti.

Alle imprese in forma collettiva possono partecipare anche soggetti non aventi i requisiti richiesti (età inferiore ai 35 anni e stato di disoccupazione/inoccupazione), fermo restando, in tal caso, che l’esercizio del controllo e dell’amministrazione della società spetta a coloro che ne sono in possesso.

Il Bando Resto al Sud 2.0 eroga aiuti economici a fondo perduto a coloro che vogliono avviare una nuova attività nel Centro Sud e rientrano tra i beneficiari della misura.

Gli incentivi, in conformità con le disposizioni del Regolamento (UE) 2023/2831 sugli aiuti de minimis, sono fruibili in via alternativa e consistono nel riconoscimento di:

  • Un voucher di 40.000 euro, non soggetto a restituzione, utilizzabile per l’acquisto dei beni, strumenti e servizi necessari per l’avvio dell’attività. Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro.
  • Un contributo a fondo perduto che copre fino al 75% delle spese che si devono sostenere per avviare l’attività: in caso di progetti che necessitano di un investimento totale fino a 120.000 euro.
  • Un contributo a fondo perduto che copre fino al 70% delle spese che si devono sostenere per avviare l’attività: in caso di progetti che necessitano di un investimento totale superiore a 120.000 euro ma inferiore o uguale a 200.000 euro.

Fermo restando che la domanda andrà presentata tramite Invitalia, il Bando Resto al Sud 2.0 non ha ancora chiarito in dettaglio come gli aventi diritto potranno richiedere gli incentivi della misura.

Infatti le modalità di attuazione del pacchetto di aiuti saranno definite con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR e con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Coesione dell’ 8 maggio 2024.

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Infatti, “Professionisti in Finanza Agevolata online” operativi a distanza in tutt’Italia e specializzati ormai da anni principalmente nelle pratiche Resto al Sud, abbiamo fatto ottenere  questo incentivo pubblico a imprenditori e professionisti di tutto il Centro Sud.

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Bando Resto al Sud come funziona (se non hai i requisiti di accesso al Bando Resto al Sud 2.0)

In alternativa al Bando Resto al Sud 2.0, accedi al BANDO RESTO AL SUD per avviare o ampliare attività e libere professioni

se non hai i requisiti richiesti dal Bando Resto al Sud 2.0, c’è sempre RESTO AL SUD, il Contributo a fondo perduto che finanzia fino a 240.000 euro di cui 140.000 regalati e 100.000 da restituire (in caso di società o cooperativa) oppure 75.000 euro di cui 45.000 regalati e 30.000 da restituire (in caso di ditta individuale) per aprire o ampliare qualunque attività imprenditoriale o professionale nel Centro Sud!!!

E in entrambi i casi la restituzione parte solo dal terzo anno di attività in poi per 6 anni a tasso zero!!!

Il tutto, poi, senza aggiunta o anticipo di soldi propri e senza dover prestare garanzie perché questo Contributo Statale erogato da Invitalia finanzia al 100% proprio i progetti di persone che non hanno mezzi propri, elargendo loro soldi per liquidità, per ristrutturare il locale, per acquistare tutti gli arredi, macchinari e attrezzature che occorrono, per comprare sito web e programma gestionale e per pagare fitto, utenze, pubblicità e materie prime e di consumo dei primi mesi di attività!!!

  • Finanzia il 100% del tuo progetto senza necessità di anticipare o aggiungere soldi tuoi, né di prestare garanzie (pagandoti, per giunta, anche l’iva se realizzerai il tuo progetto come ditta individuale con regime forfettario).
  • Ti elargisce fino a 60.000€ (se realizzi il tuo progetto da solo come impresa individuale) e fino a 200.000€ (se realizzi il tuo progetto in società o cooperativa di max 4 soci – cioè 50.000€ a socio -) di cui ne dovrai restituire soltanto la metà, dilazionata in 6 anni a tasso zero e a partire, per giunta, solo dal terzo anno di attività in poi.
  • E in più, contestualmente al saldo finale, ti vengono regalati anche ulteriori 15.000€ (se sei impresa individuale) o 10.000€ a socio (se trattasi di società/cooperativa) per liquidità che potrai spendere come vorrai senza doverli giustificare con fatture (aggiunti dal Decreto Rilancio per Covid).
  • Residenza: devi avere la residenza in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 comuni del Lazio, delle Marche e dell’Umbria colpiti dal sisma del 2016-2017 oppure te la devi trasferire nei suddetti territori entro 60 giorni dall’approvazione della pratica.
  • Età: al momento della presentazione della pratica devi avere meno di 56 anni.

Premesso il possesso dei predetti requisiti, possono richiedere e ottenere il contributo:

  • le imprese costituite dopo il 21 giugno 2017 cioè le ditte individuali, società o cooperative che al momento della presentazione della domanda siano già attiva nello svolgimento di una qualunque attività. (purché, però, la loro partita iva sia stata movimentata dopo il 21 giugno 2017).
  • le imprese costituende cioè le singole persone o i gruppi di persone che non hanno ancora partita iva ( purchè, però, tali soggetti costituiscano la ditta individuale o la società/cooperativa entro 60 giorni dall’approvazione della pratica.
  • Puoi richiedere e ottenere il contributo anche se al momento della presentazione della domanda risulti assunto con qualunque tipo di contratto di lavoro. Ma dopo l’approvazione della pratica i precedenti contratti a tempo indeterminato andranno sciolti o trasformati in contratti a tempo determinato. E questo perchè, per 8 anni, non si possono avere rapporti di lavoro a tempo indeterminato. (salvo specifica autorizzazione rilasciata dall’ente erogatore dopo aver iniziato l’attività).
  • Puoi richiedere e ottenere il contributo anche se al momento della presentazione della domanda svolgi già un’attività imprenditoriale o libera professione come ditta individuale, società o cooperativa purché, però, la partita iva di tale impresa (individuale o collettiva) sia stata movimentata dopo il 21 giugno 2017.
  • Ristrutturazione e impiantistica di beni immobili.
  • Acquisto di macchinari, attrezzature e arredi.
  • Programmi informatici (sito web, software gestionale,…).
  • Spese di gestione dei primi mesi di attività (fitto, bollette, scorta di materie prime e di consumo, campagna pubblicitaria,…).
  • QUALUNQUE ATTIVITÀ
    IMPRENDITORIALE in qualunque settore escluse solo coltivazione agricola, silvicoltura, allevamento e caccia. Esempi di attività: commercio all’ingrosso o al dettaglio, turismo, artigianato, ristorazione, formazione, fornitura di qualunque servizio alle imprese e alle persone (es: attività recettive, artistiche, sportive, ricreative, culturali, scommesse e gioco, attività informatica, editoriale e di produzione cinematografica/televisiva/musicale, trasporto terrestre/marittimo/aereo, servizi postali e di corriere, magazzinaggio, noleggio, sanità, assistenza sociale, agenzie di viaggi, di investigazione e di vigilanza, attività finanziarie ed assicurative, fornitura energia/gas/acqua, ecc.), produzione e vendita di beni nei settori industria/artigianato/agroalimentare, manutenzione e riparazione di qualunque bene, trasformazione di prodotti agricoli, pesca/acquacoltura, edilizia, gestione rifiuti, gestione fognature, medicina, veterinaria, ricerca, ecc.
  • QUALUNQUE LIBERA PROFESSIONE.

L’unico svantaggio è costituito dall’estrema competenza economico-finanziaria che occorre per redigere il progetto/domanda di contributo e dalla notevole difficoltà dell’iter burocratico che bisogna assolvere per incassare il bonus. Infatti:

  • Va redatto un progetto/domanda estremamente complesso e dettagliato composto da: business plan dei primi 3 anni, varie indagini di mercato, analisi del target, del mercato potenziale, dei competitor e dei vantaggi competitivi, studio delle opportunità di business, del team e dell’organizzazione, analisi dei prodotti, dei prezzi e degli obiettivi di vendita, studio delle strategie di marketing, analisi del programma di investimento e delle varie fasi del progetto, ecc. Il tutto, poi, corredato da una lunga sfilza di documenti da compilare, va correttamente caricato nella piattaforma web di Invitalia. 
  • Va poi sostenuto un colloquio in videochiamata con gli esaminatori di Invitalia che richiede una preparazione estremamente approfondita.
  • Dopo aver ricevuto l’approvazione del progetto/domanda da Invitalia, bisogna esperire il complesso iter di approvazione e di finanziamento bancario dello stesso presso una delle banche convenzionate con Invitalia.
  • Infine, dato che i soldi vengono erogati suddivisi in 3 stati di avanzamento, per ottenere ogni SAL (acconto, I sal e saldo) è necessario caricare nella predetta piattaforma web di Invitalia, numerosi documenti, fatture (quietanzate e non quietanzate), certificati vari e compilare, ogni volta, complessi format di domanda online.  

Consulta il complesso bando del contributo a fondo perduto RESTO AL SUD sul sito ufficiale dell’Ente erogatore Invitalia …e affidati a CONTRIBUTI IMPRESE ONLINE per ottenerlo velocemente, con certezza e senza sforzi nè grossi esborsi: siamo qui proprio per evitarti di imbatterti in contorte e interminabili normative e burocrazie e di commettere errori determinanti la bocciatura della pratica o la restituzione dell’incentivo… 

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